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nati prematuri
Sempre più bambini nati prematuri sopravvivono non presentando problemi neurologici, grazie a migliori cure di oggi.

Nell’arco di 11 anni la sopravvivenza dei piccoli nati tra la 22/ma e 24/ma settimana è aumentata del 6%, e del 4% quella dei nati senza problemi neurologici.

Dati questi molto incoraggianti, emersi da uno studio condotto dalla Duke University su 4274 bambini, pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Tra il 2000 e il 2003 si scopre che la sopravviveva era circa del 30% dei bambini nati tra 22 e 24 settimane, tra il 2008 e il 2011 del 36%, e di quelli senza problemi neurologici dal 16% al 20%.

I migliori risultati si sono visti per quelli nati tra la 23/ma e 24/ma settimana, mentre alla 22/ma settimana la sopravvivenza è stata del 4%.

Il merito, secondo gli esperti, è da attribuire ad un insieme di cambiamenti apportati alle terapie e alla cure intensive neonatali.

”Ci siamo concentrati sul prevenire le infezioni – spiega Michael Cotten, uno dei coordinatori dello studio – e ora viene incoraggiato molto di più e supportato l’uso del latte materno rispetto a 15 anni fa”. C’è stato inoltre un calo dei tassi di infezioni nelle unità di cura intensiva neonatali negli ultimi 20 anni, e si pensa anche che il maggior uso di steroidi nelle madri a rischio di parto prematuro abbia aiutato i piccoli a svilupparsi nell’utero, e a migliorare i tassi di sopravvivenza con meno segni di ritardo nello sviluppo.

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