L’epilessia è una malattia neurologica che colpisce i bambini, e che spesso su manifesta durante il sonno, destando una certa preoccupazione da parte dei genitori.
L’epilessia infantile si riconosce a causa di crisi epilettiche che si manifestano con la perdita di conoscenza, accompagnata da convulsioni. Il loro riconoscimento è fondamentale, anche perché queste crisi durante il sonno possono comportare diversi disagi per il bambino. Ecco quali.
I sintomi dell’epilessia notturna nei bambini
L’epilessia notturna nel bambino si manifesta con crisi che talvolta vengono scambiate per incubi o per spaventi notturni, che si ripetono a notte, stancando molto il bambino e influenzando negativamente il suo comportamento durante il giorno.
In tal caso, infatti, appare stanco e poco attento durante il giorno, presenta un calo nel rendimento scolastico, e di notte, irrigidimento degli arti o del corpo, nausea, vomito ed enuresi notturna.
Cause dell’epilessia notturna, come affrontarla
Le crisi epilettiche notturne possono essere determinate da diverse forme di epilessia gravi e meno gravi. Tra tutte, vi è l’epilessia parziale, che può causare convulsioni nel sonno e l’epilessia mioclonica giovanile, che colpisce i bambini adolescenti causando crisi epilettiche durante il sonno. In particolare, questa forma di epilessia si verifica con scatti muscolari, movimenti bruschi e irregolari oppure aritmici di braccia o dita.
Altre cause di crisi epilettiche durante il sonno possono essere conseguenze di traumi cranici, lesioni celebrali e predisposizioni genetiche o congenite relative ad anomalie dei neurotrasmettitori.
I disturbi da deficit di attenzione e iperattività potrebbero essere anche il risultato di crisi epilettiche non rilevati che si verificano durante il sonno. Se si ha il sospetto che il bambino soffra di epilessia infantile notturna è opportuno che i genitori affrontino il problema con un esperto in neuropsichiatra infantile e un neuropediatra, al fine di stabilire una corretta diagnosi e terapia.