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In Italia sono circa 80 mila ogni anno i bambini vittime di abusi. Solo un bambino su tre riesce a chiedere aiuto, e a mettersi in salvo.

Ecco allora che il Gruppo Menarini ha lanciato un importante progetto chiamato ‘Stop agli abusi sui bambini’, in collaborazione con la Società italiana di pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), per promuovere corsi di formazione e sensibilizzazione per i medici e aiutarli a riconoscere i primi campanelli d’allarme e i segnali di eventuali abusi sui minori.

Grazie a questo progetto itinerante, partito da Napoli – sostenuto dal Gruppo Menarini con un milione di euro e che toccherà poi tutto il resto dell’Italia, si potranno coinvolgere 15 mila pediatri e medici di base sentinella. L’obiettivo è quello di creare su tutto il territorio nazionale in una rete di pediatri salva-bimbi.

“L’iniziativa – osserva Luigi Nigri, responsabile del progetto per Fimp – contribuirà a un risveglio delle coscienze: i pediatri che seguiranno i corsi diventeranno un punto di riferimento. Tutto questo aiuterà a fare uscire dall’ombra un numero sempre maggiore di piccole vittime e speriamo ad aumentare le denunce”. E’ “un tipico fenomeno sottostimato – viene spiegato – che nel 70% dei casi si consuma tra le mura domestiche, due volte su tre per mano di uno dei familiari”. Nella metà dei casi si tratta di maltrattamenti e violenze psicologiche o fisiche, “in uno su dieci di abusi sessuali. Chiedono aiuto soltanto uno su cinque tra coloro che subiscono abusi sessuali, e uno su tre tra chi è oggetto di maltrattamenti e violenze”. Secondo gli ultimi dati della polizia giudiziaria in tutta Italia sono “appena mille ogni anno le segnalazioni di abusi sessuali su minori”.

Soltanto in Campania circa 900 sono a rischio e poco meno di 9 mila sono quelli con probabilità di subire incuria, maltrattamenti e violenze psicologiche e fisiche. Anche se, spiega Renato Vitiello, vicepresidente Sip Campania, nella nostra Regione “non sono disponibili dati di incidenza di abusi e maltrattamenti perché non abbiamo un osservatorio sui minori ma la prevalenza del fenomeno non è diversa da quella del resto del Paese. Il tessuto sociale del territorio è purtroppo un humus fertile per il verificarsi di maltrattamenti”.

Massimo Ummarino del gruppo maltrattamenti e abusi Sip Camapania annuncia “un tavolo di lavoro con il Garante per arrivare finalmente ad un’applicazione delle norme già esistenti per la prevenzione di maltrattamenti e abusi che invece finora sono state del tutto disattese”. Poi spiega che sono “200 i casi di abusi verificati ogni anno” in Regione; e che per esempio nella mappa dei “rioni più a rischio” a Napoli ci sono quartieri come “Salicelle ad Afragola, Madonelle ad Acerra, Parco verde a Caivano” (dove è ancora il triste ricordo della piccola Fortuna).

“Parte da Napoli la nostra missione di creare una rete di pediatri e medici a salvaguardia dei bambini vittime di abusi e maltrattamenti – osservano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, presidente e vicepresidente del Gruppo Menarini – il progetto è per questo unico nel suo genere e rende l’Italia d’esempio per tutti gli altri Paesi. Crediamo fermamente nel valore sociale di questa rete di medici sentinella”.

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