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E’ arrivata la conferma ufficiale, gli italiani Gloria Trevisan e Marco Gottardi sono morti nel rogo della Grenfell Tower a Londra.

A darne notizia è l’avvocato della famiglia Trevisan, Maria Cristina Sandrin, contattata dalla Farnesina. “Chiediamo a questo punto che vengano spenti i microfoni e le telecamere su questa vicenda e che venga rispettato il dolore di queste due famiglie”.

La Farnesina comunica a sua volta che i due italiani risultano nell’elenco delle vittime, in quanto, “per le autorità britanniche la lista dei dispersi è ormai divenuta la lista delle vittime e i nomi di Gloria Trevisan e Marco Gottardi risultano nell’elenco”.

La giovane italiana di 27 anni, era originaria di Camposampiero (Padova), mentre il fidanzato Marco Gottardi, anche lui 27enne, di San Stino di Livenza (Venezia), abitavano al 23esimo piano del grattacielo che è andato distrutto nell’incendio divampato nella notte tra mercoledì e giovedì scorso.

I due ragazzi, entrambi architetti, si erano trasferiti da tre mesi a Londra per lavoro.

Circa 30 i morti accertati, il resto sono dispersi. Il numero preciso non è ancora noto alle forze di polizia perché l’edificio è inagibile.

Pannelli isolanti erano stati collocati attorno alla copertura della torre e questi, secondo gli esperti, avrebbero amplificato le fiamme dell’incendio, le cui cause sono ancora del tutto sconosciute.

Il Guardian, sostiene oggi che già un anno fa esperti di sicurezza avevano lanciato l’allarme su questo elemento. In un rapporto, il Building Research Establishment, organismo tecnico impegnato con il Dipartimento delle comunità e degli enti locali, aveva spiegato che i tentativi di aumentare l’efficienza energetica di questi edifici avvolgendoli in pannelli isolanti stava “accrescendo il volume di materiali potenzialmente combustibili che vengono utilizzati”. Diversi esperti di sicurezza hanno notato come il rivestimento della Grenfell Tower possa aver contribuito a trasmettere le fiamme a tutta la struttura.

Non si fermano le critiche contro Theresa May. La premier ha promesso un’inchiesta sulle cause del rogo della Grenfell Tower, ma a differenza del sindaco di Londra, Sadiq Khan, e del laburista Corbin, ha evitato il faccia a faccia con i residenti. La May ha poi fatto visita ad alcuni feriti ricoverati. All’uscita dall’ospedale, alcuni manifestanti le hanno urlato: “Vergogna, codarda”. Lei si difende: “Fatto tutto il possibile”

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