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Dopo anni dedicati prevalentemente alla produzione televisiva e cinematografica, Edwige Fenech, regina della commedia sexy all’italiana negli anni ’70, tornerà in televisione nel 2011 con la miniserie Rai “La figlia del capitano”, tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore russo Aleksàndr Puškin (1836).

Nella fiction, prodotta dalla Fenech stessa e diretta da Giacomo Campiotti, l’attrice affiancherà i due attori principali, Vanessa Hessler e Primo Reggiani (nei panni dei protagonisti del romanzo, Mar’ja Ivanovna e Pëtr Grinëv), interpretando Caterina II, detta “la Grande”, imperatrice di Russia dal 1762, protettrice delle arti e notevole esempio di sovrano illuminato.

A convincere la Fenech a tornare sul piccolo schermo sono state, soprattutto, le insistenze del regista e della stessa Rai, sebbene la prospettiva di interpretare un personaggio storicamente rilevante come quello di Caterina di Russia non avesse lasciato del tutto indifferente l’attrice: “Non avevo mai recitato in un film settecentesco – afferma la Fenech – e il ruolo era talmente bello e importante… Caterina la Grande è stata un’imperatrice di grande forza e temperamento, nel romanzo di Puškin è un personaggio breve ma incisivo. Alla fine ho detto va bene”.

Un ritorno sul piccolo schermo, quello dell’ex compagna di Luca Cordero di Montezemolo, decisamente in
grande stile; il personaggio che la Fenech andrà a interpretare, infatti, non ha una certa levatura soltanto sul piano storico – culturale, ma anche su quello cinematografico: l’imperatrice Caterina II, infatti, è stata incarnata da alcune delle attrici più celebri del Novecento, come Marlene Dietrich, Bette Davis, Tallulah Bankhead, Viveca Lindfors, Jeanne Moreau.

In ogni caso, questa occasione potrebbe costituire un nuovo punto di partenza per la carriera da attrice della Fenech, che da almeno quindici anni è lontana da ruoli significativi.

Ex studentessa di medicina e modella, Edwige Fenech si affaccia sul mondo della recitazione e del cinema tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, esordendo come attrice erotica in produzioni a basso costo.

La sua consacrazione a vera e propria icona della commedia erotica all’italiana, però, avviene nel 1972: da questo momento e per circa un decennio interpreta sul grande schermo poliziotte provocanti, soldatesse seducenti, supplenti discinte e dà vita ai personaggi di Ubalda e Giovannona, che la rendono celebre specialmente tra il pubblico maschile.

Chiusa la stagione cinematografica, negli anni ’80 la Fenech debutta anche sul piccolo schermo, partecipando inizialmente a diversi programmi (come “Bene Bravi Bis”, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e “Risatissima”, con Lino Banfi e Paolo Villaggio) e passando, poi, alla conduzione di trasmissioni quali “Sotto le stelle” e “Domenica In”.

Dagli anni ’90, infine, si dedica a pieno ritmo alla produzione televisiva e cinematografica con la sua società “Immagine e cinema”; le sue prime produzioni, le due serie TV “Il coraggio di Anna” (1992) e “Delitti privati” (1993), costituiscono anche le sue ultime importanti interpretazioni, sebbene in questi anni non abbia rinunciato a piccole parti scelte: nel 2007, per esempio, ha accettato un cameo nel film “Hostel: Part II”, di Eli Roth, sotto insistenza di Quentin Tarantino, suo fan dichiarato.

di Chiara Gazzini

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