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Nella notte tra il 30 e il 31 ottobre si ritorna all’ora solare, che durerà fino al 27 marzo quando perderemo un’ora di sonno. Bisogna spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro.

Lo spostamento di orario fu elaborato da Benjamin Franklin, allo scopo di produrre un risparmio energetico dovuto al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica.

L’idea fu accolta da tutti i paesi industrializzati ad eccezione del Giappone.

Certamente si riposerà di più, ma questo passaggio provocherà dei cambiamenti psicofisici. Evidenti, in questo periodo, sbalzi d’umore, disturbo del sonno e soprattutto a risentirne maggiormente sono i bambini.

L’Associazione italiana medicina del sonno conferma che sono dodici milioni gli Italiani che soffrono di insonnia e questo problema aumenta proprio in autunno, in coincidenza con il cambio d’ora.

Infatti si evidenzia il ritmo sonno-veglia; tra i pericoli che si possono riscontrare ci sono: sonnolenza e calo dell’attenzione, problemi di memorizzazione e concentrazione, irritabilità, ma anche un indebbolimento delle difese immunitarie, mentre aumenta la pressione arteriosa e con essa i rischi cardiovascolari.

Ci si imbatte così anche nella depressione. Questo disturbo colpisce soprattutto le donne tra i trenta e i quarantanni e dipende dalla minor quantità di luce a cui si è sottoposti. Può provocare un difficile risveglio, un malessere mattutino o affaticamento.

Gli esperti consigliano di affidarsi a qualche tisana per regolarizzare il sonno e dare la possibilità al corpo di abituarsi in modo graduale ai nuovi ritmi di vita.

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