Spread the love

Durante una seduta una mia paziente mi guarda e sorridendo mi dice: “ma sa quanto è faticoso essere amati quando non si è sicuri di amare l’altro?”.

La seduta è poi proseguita come di norma ma in me continuava ad echeggiare quell’interrogativo: è una fatica “subire” l’amore di un qualcuno quando non si è sicuri di provare lo stesso sentimento?

E’ davvero un conflitto ricevere e non sapere se lo si merita? Se lo si ricambia nel modo adatto e senza deludere l’altro?

Ho sempre pensato che essere amati sia molto più complesso di amare poiché l’amare è un istinto, una spinta, che non si contiene e non si misura, ma l’essere amati è una condizione di passività che può condurre a condizioni di paura, di tensione e di conflitti intrapsichici che non si sa come gestire poiché l’altro, e le sue espressioni emotive si “vorrebbe poterlo gestire”.

Chi ama, parte dall’assunto, che l’essere amati sia una gioia, una fortuna che non si può non volere, non si può rifiutare, ma non è così.

Troppo caldo ci soffoca, troppo freddo ci paralizza, allora l’amore necessita di una così poco romantica esigenza come l’equilibrio? La risposta è si.

Bisogna, per amare, muoversi sul rispetto delle esigenze dell’altro conoscendolo, domandando, curiosando investigando nelle pieghe delle sue riflessioni per proporre il giusto calore nei momenti di gelo e l’adeguata frescura per uscire dall’afa.

Amare è il conoscere del ritmo del battito del cuore dell’altro.

Dr. Paolo Pozzetti
Psicologo e Psicoterapeuta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.