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I ricercatori delle università di Padova, Parma e Torino, grazie anche alla collaborazione con l’istituto Burlo Garofolo di Trieste, hanno condotto uno studio, pubblicato recentemente su PloS One, che si è focalizzato sui gemelli nell’utero materno.

Ebbene gli studiosi, con a capo il professor Umberto Castiello dell’Università di Padova, hanno scoperto che già dalla quattordicesima settimana di gestazione, si verificano nell’utero movimenti controllati e diretti in modo specifico verso il gemello.

Attraverso l’ecografia quadridimensionale, una tecnica particolare che da la possibilità di visualizzare anche il movimento nel tempo, i ricercatori hanno studiato cinque coppie di feti gemelli in due precisi momenti, a 14 e 18 settimane.

Gli scienziati, si sono accorti che fin dalla 14esima settimana di gestazione i gemelli sono capaci di controllare i loro gesti in modo differente. Riescono a toccarsi, esplorarsi in modo molto delicato, più preciso rispetto a quando toccano sé stessi o la parete uterina.

Guardando le immagini gli esperti sostengono che sembrano quasi coccole: si accarezzano la schiena, si toccano delicatamente la testa. Essi sono consapevoli del proprio vicino e preferiscono interagire con lui o lei.

A distanza di quattro settimane dalla prima rilevazione, alla diciottesima settimana di gestazione, i movimenti che i gemelli fanno verso l’altro aumentano mentre diminuiscono quelli verso di sé o verso le pareti uterine.

Anche i singoli feti acquisiscono lo stessa capacità di controllo del movimento, ma in ritardo di circa otto settimane rispetto ai gemelli.

E’ la prima volta che si assiste ad uno studio dle genere ed è un successo tutto italiano.

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