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Papa Benedetto XVI per la 44ma Giornata mondiale per la pace del 2011 del primo gennaio ha scelto come tema “LIBERTÀ religiosa, via per la pace”.

La Consulta Diocesana per l’Apostolato dei Laici spiega che il Papa di fronte a quanto accade ci invita a non sottometterci al pregiudizio e alla mentalità dominante e ad usare la ragione, tenendo a mente che la libertà religiosa, essendo radicata nella stessa dignità dell’uomo e orientata alla ricerca dell’immutabile verità, è, pertanto, ‘la libertà delle libertà’.

Ebbene, proprio della libertà religiosa nel mondo sarà dedicata la veglia di preghiera della comunità francescana il 31 Dicembre accanto alla tomba di San Francesco nella Basilica di Assisi.

Ad annunciarlo il custode del Sacro Convento, padre Giuseppe Piemontese, che ha rilanciato l’appello del Papa chiedendo che proprio da Assisi, ”luogo di intensa spiritualità vengano ascoltati i leader religiosi di tutto il mondo”.

In occasione della celebrazione a Genova di questa importante e significativa giornata, si attendono almeno duemila persone, sabato pomeriggio, all’incontro con il cardinale Bagnasco, per dare forza al messaggio del Pontefice, cristiani e credenti di tutte le religioni, uomini e donne di buona volontà sfileranno insieme per le strade della città.

Ricordiamo che fu papa Paolo VI nel 1968, durante la guerra in Vietnam, a scivere il primo Messaggio per la Pace: “sarebbe Nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa, all’inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo, che sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire”.

E da allora che c’è questa tradizione nella Chiesa cattolica di celebrare il 1 gennaio la giornata Mondiale della Pace.

La Comunità di Sant’Egidio, che ha la sua nascita in quell’anno, ha lavorato da allora come ha potuto per la pace, nel dialogo con tutti, e ha cercato la pacificazione in situazioni di guerra; incontrando persone di fedi diverse, per promuovere la pace e costruire ovunque società che ne facciano di essa un principio fondamentale della propria vita e convivenza, partendo anche dalle popolazioni più povere.

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