La classica pancetta crea intorno al punto vita una sorta di salvagente di adipe e di ristagni di liquidi.
Prima dell’arrivo dei vent’anni le cause della pancetta sono il sovrappeso, il rapido accrescimento corporeo e il passaggio all’adolescenza. Gli squilibri ormonali causano una produzione instabile la produzione di elastina e collagene, le proteine responsabili dell’elasticità della pelle, e questo provoca delle spaccature a livello del derma che si manifestano con la flaccidità addominale.
Dopo il parto, poi i tessuti si rilassano e la pelle appare flaccida e, spesso, compaiono anche le smagliature. Con il passare del tempo la situazione migliora quando i muscoli addominali recuperano tono, la pancia tende a rientrare.
Con la menopausa gli estrogeni crollano, il metabolismo rallenta e si accumula grasso maggiormente soprattutto a livello dell’addome.
Tutto ciò è determinato in tutte le fasce di età da una dieta povera di proteine e ricca di carboidrati, la mancanza di esercizio fisico, la perdita troppo veloce di peso, ma anche lo stare seduti per troppe ore consecutive. La postura sbagliata, infatti, fa rilassare i muscoli addominali e crea l’inevitabile rotolino dove sono tutte cause di addome poco tonico e/o ingrossato.
Evitare dunque, di mangiare troppi dolci o pane, pasta e pizza prodotti con farine raffinate (prive di fibra) perchè determina un’eccessiva secrezione di insulina, un ormone del pancreas che, oltre a regolare il tasso di zuccheri nel sangue, controlla anche la distribuzione dell’adipe nel corpo.
Il segreto per tonificare l’addome sta proprio nell’evitare i picchi glicemici nel sangue.
Tra i cibi consigliati ci sono i cereali e i derivati integrali come pane, pasta, legumi, verdure e frutta, carni bianche, pesce, uova, formaggi magri, yogurt naturale bio.
Da evitare, invece, dolci, cibi prodotti con farine prive di fibre (raffinate), salse, fritti, carni rosse, alimenti contenenti additivi e/o troppo sale o zucchero, fast food, alcolici, bevande gassate e/o zuccherate.