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E’ appena arrivato nelle sale cinematografiche il film di Antonio Albanesee: Qualunquemente che ha già superato anche il capolavoro di Zalone ” Che bella giornata” che intanto aveva sorpassato il film di Benigni “La vita è bella”.

E’ un film ironico e divertente. Narra la tragicomica campagna elettorale del calabrese Cetto La Qualunque interpretato dallo stesso Albanese, candidato Sindaco a Marina di Sopra, contro lo sfidante De Santis “un maestrino rispettoso delle regole”.

Nonostante Cetto proclami di non avere “un dream”, ma di amare molto “U pilu” il suo programma piu’ o meno mascherato è quello di arrivare ad uno staus quo della politica: ovvero clientelismo, poche o zero tasse per i ceti privilegiati. Cetto è un pò il signorotto del Paese, e non gradisce la partecipazione delle donne in politica.
Tra vari espedienti, Cetto porta avanti la sua campagna divertendo il pubblico in sala.
Solo che alla fine del film si resta con un retrogusto amaro: le strategie di La Qualunque, il suo programma e il suo cinismo non sembrano così distanti da ciò che viviamo e vediamo tutti giorni con la classe politica.
Cetto però lancia un segnale di speranza, infatti sostienere che i politici non sono sempre tutti uguali.
Per esempio De Santis il suo avversario, è il vero vincitore morale della competizione, perchè nonostante tutti gli squilibri e le difficoltà, porta avanti il suo programma in un contesto difficile costringendo il rivale ad un testa a testa senza fine.
E nello sguardo disperato di De Santis, ci si riconosce in quanto costretti a ridere o ad amareggiarci dei i vizi e delle assurdità della politica, in quanto costretti anche a pensare che “un’altra politica sia possibile”.

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