Sempre più sportivi dilettanti fanno uso di ‘bibitoni proteici’ che vengono assunti in grandi quantità insieme ad aminoacidi e carne rossa.
Ebbene secondo la nefrologa Annamaria Bernardi, questo abuso può comportare danni ai reni.
Al contrario, una dieta senza proteine può essere dannosa perchè in questo caso, “l’organismo utilizza le proprie proteine muscolari”.
Ciò che maggiormente influenza la funzione del rene è una dieta scorretta per l’errato apporto proteico.
E’ importante, dunque, sfatare alcuni luoghi comuni. Non serve, bere litri e litri d’acqua per pulire gli organi: “l’acqua non depura i reni, ma si deve bere in base al senso di sete”, spiega l’esperta.
Il consumo di sale deve essere ridotto, preferire quello dietetico perchè il sale con poco sodio contiene molto potassio.
Si a spezie e ad erbe aromatiche per insaporire i nostri piatti le quali non danneggiano i reni. Da eliminare, invece, i dadi da frigo e dispensa perchè contengono troppo sodio.
Se l’insufficienza renale è già in corso è bene seguire una dieta ipoproteica. Occorre ridurre i sintomi dell’insufficienza renale e quindi ridurre il sodio e il potassio, prevenire e ritardare le alterazioni dell’osso controllando l’assunzione di calcio, fosforo e vitamina D, spiega la Bernardi.
La dieta deve essere “ipoproteica, ipofosforica, ipopotassica, iposodica” evitando le carenze alimentari.
Per i controlli periodici: basta un esame delle urine per verificare se vi sono sostanze come sangue, proteine, albumina, batteri, acidità elevata, glucosio o aminoacidi, nonchè il dosaggio della creatininemia.
E in ultimo stare attenti a non prendere chili. L’obeistà è il nemico numero uno.