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Secondo uno studio, condotto dai ricercatori del dipartimento di Psicologia della Sapienza e dell’Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca (AFaR), in collaborazione con i ricercatori delle università dell’Aquila e Bologna,
il risveglio al mattino è fastidioso per tutti, questo dipenderebbe dal cervello in quanto si sveglierebbe ‘a zone’.

Ebbene sì, a causa del riposo notturno, il cervello è molto pigro al risveglio e questo si trasforma in una scarsa lucidità che permane nei primi 5 minuti dal momento in cui ci si sveglia.

Tale fenomeno, è detto ‘inerzia del sonno’, la cui spiegazione dello studio, è stata pubblicata su ‘Neuroscience’.

Il tutto dipenderebbe dalle aree posteriori del cervello che a quanto pare ‘si svegliano’ con ritardo rispetto alle altre aree cerebrali e, pertanto, al risveglio, causano un rallentamento delle capacità sensoriali e di integrazione.

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