Un nuovo farmaco biologico usato nel trattamento delle malattie del sangue, può ora essere impiegato nel trattamento della sindrome nefrosica, una delle malattie renali più frequente per i bambini. A rivelarlo uno studio, durato 3 anni, condotto dall’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova.
La malattia richiede anni di trattamenti con cortisone ed immunodepressori, con spiacevoli e dannosi effetti collaterali. Così grazie ad un farmaco biologico per due anni e mezzo, è possibile nel 10% dei casi, la scomparsa di questi sintomi.
Allo studio del Gaslini, secondo quanto riportato da Agi, avrebbero partecipato anche l’Università di Calgary (Canada) e di Milano, Brescia e Padova e dai risultati emersi emerge che anche i farmaci biologici, possono essere impiegati nel trattamento della sindrome nefrosica.
I dati della ricerca, saranno pubblicati sulla rivista Clinical Journal American Society Nephrology, ma sono stati già resi noti all’Agenzia Italiana del farmaco, per far sì che venga inserita la nuova indicazione terapeutica per il farmaco biologico impiegato.
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