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Sono stazionarie le condizioni di salute dei tre gemellini, due maschietti e una femminuccia, nati prematuri venerdì mattina a Citta’ di Castello e ricoverati con urgenza all’Utin (Unita’ di terapia intensiva neoanatale) dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Hanno davvero rischiato di morire a causa della distanza tra l’ospedale di Città di Castello, non attrezzato del reparto di terapia intensiva neonatale, e il Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarli.

La madre, ricoverata lascera’ in questi giorni l’ospedale. Il peso dei bambini oscilla tra 1.200 e i 1.400 grammi e la femminuccia quella che si trovava nelle migliori condizioni alla nascita.

Queste gravidanze sono di per se ad alto rischio, sia per complicanze materne pre che post partum, sia per la quasi costante prematurità. Per questo, quando è possibile si preferisce il trasporto dei feti in utero predisponendo il parto in centri di terzo livello, cioè provvisti di unità di terapia intensiva neonatale.

Quando al contrario, insorgono situazioni di emergenza/urgenza, è opportuno ricorrere come in questo caso al trasporto dei neonati post partum in centri idonei.

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