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Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, in qualita’ di commissario ad acta per la sanita’ del Lazio ha approvato il provvedimento che definisce i protocolli e i requisiti autorizzativi per il parto domiciliare o presso case di maternita’.

Questo dispositivo trasforma così il progetto sperimentale Casa del Parto Acqualuce di Ostia in una struttura permanente ed integrante nell’ambito della nascita dell’ospedale Grassi. Ma non solo, consente anche ad altre strutture, Asl o aziende ospedaliere del Lazio di attrezzarsi per il parto de-medicalizzato.

La Casa del Parto Acqualuce è la prima del centro-sud (in Italia sono cinque) dedicata al parto naturale.

Inoltre il provvedimento prevede anche la possibilita’ per le future mamme con gravidanze a basso rischio di partorire, se lo chiederanno presso il proprio domicilio o in ospedali dove ci sono ostetriche che possono assisterle fino alla nascita del bambino.

Per questo la Polverini sottolinea: ”Per la prima volta nel Lazio si interviene in modo serio sul parto de-medicalizzato che restituisce naturalezza ed umanita’ al momento piu’ importante della vita di una donna. Come promesso, questa giunta promuove e sostiene concretamente il parto naturale. Con questo provvedimento si sana un vuoto normativo: prima d’ora infatti nessun governo regionale aveva mai garantito il funzionamento di strutture dove e’ possibile affrontare l’evento parto con un approccio psicologico meno traumatico, evitando le routine tipiche del ricovero in degenza ma senza rinunciare agli standard qualitativi e di sicurezza”

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