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Nominato il miglior chef del XX secolo per “aver trasformato il cibo e la vita delle persone per cui ha cucinato“,il pluristellato cuoco Michelin tra i più famosi al mondo, Paul Bocuse, ha ritirato l’ambito premio dal prestigioso istituto gastronomico Culinary Institute of America (CIA).

Lo chef francese Bocuse, ritenuto da tutti il padre della celeberrima nouvelle cousine, nacque a Collonges-au-Mont-d’Or, nell’est della Francia, 85 anni fa, ed oggi è il proprietario del ristorante L’Auberge di Lione, che detiene tre stelle Michelin dal 1965.

Paul Bocuse era stato negli anni ’60 e ’70 il pioniere e divulgatore della nouvelle cousine, una nuova filosofia del cucinare, caratterizzata da sperimentazioni e da una elegantissima ed originale attenzione nella presentazione dei piatti, senza dimenticare l’accuratezza maniacale nella scelta personale e studiata degli ingredienti.

Oggi è normale per noi considerare i grandi chef come star alla stregua dei personaggi dello spettacolo, ma Bocuse è stato pioniere anche in questo, aprendo per primo ai media la sua cucina.

La passione e la curiosità per l’ars culinaria ha visto cimentarsi negli anni, anche sull’onda della novità portata da professionisti come Bocuse, chef improbabili, non solo persone addette ai lavori, ma anche personaggi della politica, della finanza, del giornalismo, ecc.

Alla premiazione Bocuse ha regalato al pubblico alcuni piccoli segreti della sua arte, raccomandando ai suoi ammiratori e futuri discendenti soprattutto che: “Non bisogna mai dimenticare i prodotti di qualità – ha spiegato – se non c’è il buon ingrediente non ci può essere una buona cucina. Non ci sono grandi o piccole cucine. C’è solo la buona cucina“.

Bon appetit!

di Laura Rubegni

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