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La trasmissione di Rai 1 Centocinquanta chiude in anticipo. Sembra che nell’ultima puntata nel Teatro delle Vittorie ci fosse maretta tra Bruno Vespa e Pippo Baudo nel varietà-approfondimento dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

Il tutto sarebbe stato causato da una scelta fatta dagli autori, appoggiati da Pippo Baudo, che durante l’esibizione della banda dei carabinieri si sarebbe dovuto mandare un video con le fotografie dei personaggi di punta dell’azienda pubblica tra cui anche quella di Santoro.

La cosa, non sarebbe andata giù a Bruno Vespa, che in segno di protesta ha lasciato tutto e si è rinchiuso in camerino.

Baudo senza scomporsi ha continuato la puntata e una volta conclusasi, ha partecipato ad un piccolo party con brindisi annesso.

Ebbene pare che già dalla seconda puntata, in seguito ad un calo del 14% di share, si erano create due fazioni in conflitto tra loro all’interno della trasmissione.

Dove da un lato c’erano i sostenitori del “varietà puro” capitanati da Pippo Baudo, e dall’altro Bruno Vespa e il suo autore storico Claudio Donat Cattin, convinti che il crollo degli ascolti fosse dovuto alla parte di “intrattenimento”.

Pare, infatti, che dopo la seconda puntata ci sia stata una riunione in cui Cattin ha tacciato Baudo di avere un comportamento mafioso e Baudo gli ha risposto con un mancato sputo in faccia.

Centocinquanta alla fine chiude in anticipo a causa degli ascolti catastrofici, con Baudo che rischia una multa di 80 mila euro e una lettera di richiamo da parte dell’azienda e Vespa una sanzione per “abbandono di programma”.

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