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Sono davvero tanti gli studi scientifici che hanno accertato i benefici associati al consumo di pesce, in particolare per il contenuto di Omega-3, acidi grassi essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo.

Gli Omega-3 sono dei preziosi alleati del benessere del cuore e della vista. C’è anche chi sostiene che essi durante la gravidanza siano in grado di ridurre il rischio dei depressione post partum.

Da un recente studio svedese che ha analizzato la correlazione tra consumo di pesce e rischio di ictus nella donna, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, sarebbe emersa una reale associazione tra il consumo di pesce, soprattutto quello megro con una frequenza di consumo tre volte a settimana, e la riduzione del rischio di ictus.

La ricerca è stata condotta dal Karolinska Institutet di Stoccolma sui dati di 34.670 donne svedesi.

Gli esperti, hanno dato particolare attenzione alla tipologia dei cibi consumati e alla modalità di conservazione (nel caso del pesce, se in scatola o sotto sale, o prodotto fresco).

I ricercatori hanno, pertanto, spiegato: “Abbiamo così dimostrato che chi mangiava pesce almeno 3 volte a settimana era protetta dall’ictus. Le loro probabilità di subire l’evento erano di oltre il 15% inferiori rispetto a quelle di chi lo consumava solo sporadicamente”.

Secondo gli scienziati, i pesci magri sarebbero i più benefici, ma naturalmente, non devono essere arricchiti da condimenti pesanti o salature, o cotti con fritture.

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