Da uno studio italiano pubblicato a fine aprile sulla rivista Atmospheric Environment e presentato all’11° Congresso regionale Lombardia della Società italiana di medicina generale (Simg) che si è tenuto in questi giorni a Cavenago di Brianza (MB), è emerso che l’Ecopass funziona.
Le misure per limitare il traffico cittadino permettono di ridurre del 50% l’esposizione alle pericolose polveri inquinanti emesse dagli scarichi di tutti i veicoli.
Ebbene durante i tre giorni la Simg ha misurato la qualità dell’aria in tre diverse zone di Milano, tutte confluenti in piazza Duomo, utilizzando due diversi indicatori, il PM10 e un nuovo parametro, il black carbon (detto anche carbonio elementare).
Da qui non sono emerse differenze nelle concentrazioni di PM10 nelle tre aree.
Sembra, infatti, che i livelli di black carbon siano calati rispettivamente del 47% nelle strade sottoposte a Ecopass e del 62% nelle aree pedonali rispetto a quelle a libera circolazione.
La riduzione del traffico comporta quindi in una minore esposizione agli agenti inquinanti.
Il black carbon, formato da polveri di dimensioni inferiori a 0,1 micron non si fermano nelle prime vie respiratorie, ma penetrano nei polmoni e nel sangue, e pertanto, sono causa di gravi conseguenze per il sistema respiratorio.
E poi con l’arrivo della bella stagione, non è meglio muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici?
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