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Secondo quanto recita il vecchio adagio popolare “Il vino fa sangue”, anche se bisogna berne con “moderazione”, arriva la conferma che grazie ad esso e ad altri alcolici, tante persone vivono anche fino a cent’anni.

Ebbene, secondo uno studio condotto dall’INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, vigilato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il vino rosso dona effetti benefici su un pasto ricco di grassi.

Per essere più precisi: questa bevanda alcolica aiuterebbe a ridurre alcuni degli effetti negativi del pasto in questione.

Tale studio risulta pubblicato sul “British Journal of Nutrition”, uno dei giornali dell’Università di Cambridge del Regno Unito, leader a livello mondiale che tratta di ricerca e nutrizione umana e animale.

Il comunicato ufficiale dell’Istituto dice che assieme al Centro ricerca e innovazione Edmund Mach, l’Istituto Agrario San Michele All’Adige e al Dipartimento di Scienze Biochimiche dell’Università “La Sapienza”, l’INRAN ha condotto uno studio pilota per testare la potenzialità del vino rosso durante i pasti riguardo i grassi ossidati che possono essere presenti nel sangue in quantità pericolose.

In parole povere, il vino rosso, riuscirebbe ad abbassare la quantità di questi grassi nel sangue.

I ricercatori sono arrivati a questa conclusione, dopo aver esaminato 12 volontari, 6 donne e 6 uomini, di età compresa tra i 24 e i 35 anni, facendo continuare loro a seguire la dieta abituale, senza però, prendere medicine o supplementi vitaminici.

I soggetti, hanno così mangiato un doppio cheeseburger di 200g con 300ml di acqua e dopo 2 settimane l’esperimento è stato ripetuto e il pasto è stato accompagnato con 300 ml di vino rosso.

di Matteo Baudone

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