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In Italia si stima che ci siano circa 690mila persone con diagnosi di cancro in eta’ lavorativa. Da parte loro, nonostante la malattia, c’è la voglia e lo sforzo, di volersi sentire parte integrante della società.

Per questo chiedono di continaure a fare la vita di prima e di conseguenza anche lavorare,

A chiederlo sono 3 persone su quattro. Spesso, pero’, sono all’oscuro del fatto che esistono norme che prevedono specifiche tutele e facilitano il reinserimento (prevedendo ad esempio il passaggio al part time).

Ecco allora, che durante la VI Giornata nazionale del malato oncologico, organizzata dalla FAVO (Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), che si e’ svolta ieri a Roma (Auditorium Parco della Musica), i rappresentanti dei volontari hanno messo in risalto questa necessita’ chiedendo alle imprese di mettere a punto modelli rispondenti alle esigenze dei pazienti.

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