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A Napoli un medico ed un avvocato sono stati sottoposti a fermi per aver preteso una tangente di 500 euro al fine di sbloccare la pratica di invalidita’ di una minorenne.

I due sono Gianfranco Lemetre, di 49 anni, medico di Pozzuoli e Leonilde Pironti, di 44 anni, legale di Portici, del Foro di Napoli.

La denuncia e’ partita dalla madre della ragazza, una delle fondatrici dell’associazione “Tutti a scuola”, la quale si è rivolta alle forze dell’ordine e ha fatto partire un’indagine.

I carabinieri hanno sorpreso ieri mattina, il medico, consulente tecnico della Sezione Lavoro del Tribunale di Napoli, incaricato di visitare una bambina disabile, in flagranza di reato, insieme ad un avvocato, donna, mentre incassava la tangente.

Era da oltre un anno che la figlia disabile di questa donna non percepiva l’indennita’ di accompagnamento, sussidio ottenuto anni prima, con una sentenza, ma l’Inps l’aveva sospesa nel febbraio 2010.

La donna allora era ricorsa nuovamente alle vie legali ottenendo una consulenza medico-legale direttamente dal Tribunale.

La visita si era tenuta un anno dopo, nel febbraio scorso. Attraverso l’avvocato che seguiva il caso, il medico aveva richiesto 500 euro per sbloccare la pratica.

Fingendo di accettare, la madre si era decisa, nel frattempo, a denunciare l’episodio. E’ stato organizzato un incontro per le 10 di ieri mattina per la consegna della tangente, nel Tribunale di Napoli. Situazione che e’ stata accertata dai carabinieri che all’ora convenuta si sono sistemati proprio nelle vicinanze del luogo dell’incontro, intervenendo durante la consegna dei soldi ed arrestando così gli indagati.

Un pensiero su “Napoli: tangente su perizia di invalidità, in arresto medico del tribunale e legale”
  1. sono contentissimo direi felice e addirittura eccitato .
    mi auguro che entrambi sia il galantuomo che la nobildonna vengano radiati dai rispettivi albi e che qualcuno ( per qualcuno intendo le autorità competenti ) si accerti che i rispettivi studi vengano chiusi . cosi come mi auguro che copie della sentenza , che non potra che vederli condannati , vengano appiccicate sui muri …sono anche disposto ad affiggerne qualche centinaio personalmente …

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