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Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha aperto a Parigi, davanti al gotha mondiale di Internet, la prima edizione dell’e-G8 sollecitando la ”responsabilita’ collettiva” nel garantire un miglior l’utilizzo del web.

La Rete, secondo Sarkozy, necessita di maggiori controlli. Cosa del tutto vera…

”I popoli dei paesi arabi hanno mostrato al mondo che Internet non appartiene agli Stati, l’opinione internazionale ha potuto constatare che Internet e’ diventato un mezzo di potenza inaudita per la liberta’ d’espressione, ma non lasciamo che la vostra rivoluzione serva a veicolare il male, senza ostacoli, ne’ ritegno. Non lo facciamo diventare uno strumento nelle mani di coloro che vogliono attentare alla nostra sicurezza. Non lasciamo che la rivoluzione che voi avete lanciato possa attentare al diritto di ciascuno a una vita privata e in piena autonomia” ha detto Sarkosy.

Poi continuando, il presidente francese ha aggiunto: ”gli Stati devono avviare con voi un dialogo per fare in modo che si giunga a una soluzione equilibrata fra i vostri interessi, quelli degli internauti e quelli dei cittadini”.

L’e-G8 e’ stato promosso proprio da Sarkzoy in occasione della preparazione al summit di capi di Stato e di governo che domani e venerdi’ si riunirà a Deauville, durante il quale per la prima volta, anche Internet figurerà tra gli argomenti all’ordine del giorno.

Al meeting partecipano tutti i grandi del mondo del web, da Facebook a Google, a Microsoft, che in questi due giorni stanno difendendo la loro visione della Rete e del modello economico da adottare per garantire il suo sviluppo e la sua sopravvivenza.

Internet pesa sul pil in 13 paesi (quelli del G8 piu’ Brasile, Cina, india, Corea del Sud e Svezia) per il 3,4% e ha contribuito con il 10% alla loro crescita nel corso degli ultimi cinque anni.

Il dibattito sara’ aperto dalla commissaria europea per le nuove tecnologie, da parte di Neelie Kroes, mentre per la chiusura interverrà il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg.

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