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Il batterio killer ha provocato almeno 14 morti in Germania e ha contagiato oltre 1.200 persone, ma non proviene dai cetrioli spagnoli come si era ipotizzato.

La notizia è stata confermata dal ministro della Sanità della città-Stato di Amburgo, da Cornelia Pruefer-Storcks secondo la quale “la fonte dell’infezione continua a rimanere non identificata”.

Nella ricerca delle cause che hanno scatenato questo terribile contagio, i ricercatori sono in difficoltà.

I cetrioli importati dalla Spagna, inizialmente sospettati di aver provocato l’epidemia, non c’entrano nulla.

Secondo Cornelia Pruefer-Storcks, i ceppi dei batteri identificati su due dei tre cetrioli spagnoli non coincidono con quelli tipo “0104” responsabili dell’attuale epidemia, identificati nelle persone che attualmente sono ricoverate negli ospedali cittadini.

Sotto accusa erano finiti quattro vegetali, in particolare i tre di origine spagnola. Purtroppo, nella regione orientale del Meclemburgo erano stati individuati batteri “Ehec” presenti nei cetrioli, nei pomodori e nell’insalata. Oltre alle 15 persone decedute in Germania a seguito del contagio, 13 delle quali donne, un’altra vittima si è registrata in Svezia.

Una donna di 50 anni, è venuta a contatto con il batterio-killer durante un soggiorno in Germania. L”Enterohaemorrhagic E. coli (Ehec) provoca una forte diarrea emorragica, pertanto, la situazione è davvero preoccupante, non riuscendo ad identificare le cause di questo batterio letale l’epidemia si espande a macchia d’olio.

Intanto, la Russia blocca le importazioni di verdure provenienti dall’Unione Europea per non correre rischi.

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