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Claudio Baglioni, il celebre cantautore romano e lampedusano d’adozione ha voluto tracciare un bilancio a chiusura di ‘Lampedusa Susiti‘, la kermesse di 3 giorni organizzata da lui e dalla fondazione ‘O Scià’ con concerti e partite di calcio in segno di solidarietà al popolo di Lampedusa.

Baglioni per l’occasione ha detto: “Questi tre giorni sono la dimostrazione di come l’isola sia singolare e non assimilabile a nessun altro posto”. Poi ha sottolineato: “Quest’isola ha vissuto una bella storia anche se molto difficile, ma l’ha vissuta con umanità”. Sulla manifestazione ha aggiunto: “Siamo tutti molto contenti e felici come bambini su come sia andata. Traendo spunto dalla parola ‘play’, che vuol dire sia giocare che suonare, posso dire che questo è stato un bel gioco, un gioco per uno scopo serio. Tre giorni in cui si sono mischiate persone e discipline in cui sembrava di stare in una grande famiglia”. Continuando ha concluso: “Ce l’abbiamo fatta è stata un’esperienza ciclopica, una specie di maratona, ma ce l’abbiamo fatta spero solo che sia l’inizio di una lunga strada”.

Lampedusani doc e i turisti che hanno assistito a questo evento partito il 2 giugno con la triangolare di calcio vinto dalla Nazionale cantanti che ha sbaragliato le Forze dell’ordine e la Squadra di Lampedusa, l’altra sera al concertone, climax o evento clou che dir si voglia di ‘Susiti’ sono stati oltre 5000.

Durante questa maratona musicale di oltre cinque ore tutti gli artisti che hanno accettato l’invito del “capitano” Claudio Baglioni si sono esibiti con lui: Enrico Ruggeri, Luca Barbarossa, Marco Masini, Paolo Vallesi, Povia, Paolo Meneguzzi, Giò Di Tonno, Riccardo Fogli, Davide De Marinis, Sonhora, Davide Mogavero, Paolo Mengoli, Sandro Giacobbe, Matteo Beccucci, Sebastiano Somma, i Baraonna, Rosa Martirano e il calciatore Nicola Legrottaglie nelle inedite vesti di cantante che ha voluto dare anche la sua testimonianza di fede.

La lunga staffetta di Jam Session aperta da un’ esecuzione dell’Inno di Mameli, chitarra e voce, di Claudio Baglioni. Tanti i duetti, e per il finale un’interpretazione corale del successo sanremese, “Si può dare di più”, cantato da Ruggeri assieme ai colleghi della Nazionale cantanti. Ampio spazio è stato dato anche a tutte le associazioni e organizzazioni umanitarie presenti sull’isola, premiate con una targa, tra cui Croce Rossa italiana, Iom, Save the children, Unhcr e Caritas.
Infine l’intero cast ha intonato “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, anch’egli come Baglioni lampedusano d’adozione.

Ieri mattina la kermesse si è conclusa, con quattro incontri musicali itineranti, dalle 11 alle 15.30, nei luoghi rappresentativi dell’isola, come il faro di Capo Grecale, la strada panoramica zona Taccio Vecchio, il Santuario e la Porta d’Europa. Un’opportunità, anche per ammirare i paesaggi straordinari e conoscere la disponibilità di questa gente!

Il primo è stato quello di Claudio Baglioni, Paolo Meneguzzi, Davide de Marinis a Capo Grecale.

Il secondo, tenutosi in contrada Taccio Vecchio, nella zona più alta di Lampedusa, presso il locale ‘Òscià‘, che ha dato il nome alla manifestazione organizzata ormai da anni a Lampedusa, ha visto salire sul palco l’immancabile Baglioni e con lui Matteo Becucci, e i Baraonna.

Il terzo appuntamento quello a Cala Madonna, vicino al Santuario della Madonna a visto l’esibizione di Marco Masini e gli Appassionata. Ultimo appuntamento alla Porta d’Europa, nei pressi di Cala Francese, con un concerto di Baglioni che ha concluso con la sua band la tre giorni di Lampedusa. Sul palco anche Sandro Giacobbe e Luca Madonia.

La gente di Lampedusa è molto grata a questo grande artista. Si è fatto dare dal sindaco De Rubeis (fascia tricolore incollata in permanenza al vestito scuro) una lista di cose urgenti che occorrono a Lampedusa, dal depuratore in là: e l’ha portata a Roma alla ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che a sua volta è riuscita a coinvolgere il ministro Tremonti, il quale ha promesso di sganciare circa 11 milioni per dare un po’ di fiato al più tribolato lembo d’Europa, e soprattutto d’Italia.

Questa è solo una delle tante cose che Claudio Baglioni ha fatto per l’isola negl’ultimi 10 anni.

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