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Con immenso piacere vorremmo congratularci con le due candidate italiane la dott.ssa Daniela Linciano e la dott.ssa Laura Ravaioli per i loro importanti riconoscimenti in ambito internazionale.

La dott.ssa Daniela Linciano nostra esperta in Psichiatria e Psicoterapia, che collabora con il nostro portale web, è la vincitrice per l’anno 2011 del Tyson Prize per il migliore articolo di argomento strettamente clinico tra i tre selezionati per ciascuna regione dell’IPA; il titolo del suo lavoro è: “To act and to enact: this is not a problem” che affronta come tema la difficile gestione controtrasferale dell’acting in di due pazienti in analisi.

La dott.ssa Linciano ha concluso lo scorso anno i seminari dell’INT SPI presso il Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti; è madre di tre figli, vive e lavora a Milano anche come psicoterapeuta nel Sistema Sanitario Nazionale c/o l’ Azienda Ospedaliera G. Salvini di Garbagnate Milanese e privatamente in diverse realtà sanitarie milanesi di Poliambulatorio e R.S.A. quali la Fondazione Moscati e la Residenza S. FaustinoAnni Azzurri e nel proprio Studio Privato.

La dott.ssa Laura Ravaioli con l’articolo: “A fox and a little girl: candidates, patients and their needs” è invece la vincitrice per la Regione IPA dell’Europa del 2′ IPSO Writing Award che premia il miglior articolo originale scritto da un Candidato per ognuna delle tre regioni dell’IPA, l’Europa appunto, il Nord America e l’America Latina. Questo suo lavoro attraverso un resoconto clinico, tratta le difficoltà che i candidati incontrano ai loro primi casi psicoanalitici di training, in cui ai bisogni del paziente si intrecciano quelli dell’analista in formazione – istituzionali, identitari – e come questo intreccio, tanto più quando non è riconosciuto, influenza tutti i momenti dell’incontro a partire dai colloqui di consultazione. L’articolo fa riferimento a lavori di Stefano Bolognini, Irene Ruggiero, Giovanna Goretti.

La dott.ssa Ravaioli è candidata al quarto anno dell’INT presso il Centro Veneto-Emiliano, vive e lavora come psicoterapeuta privata a Forlí dove collabora inoltre con il Centro del Dolore dell’Ospedale di zona.

Davvero complimenti vivissimi ad entrambe!

Due Premi prestigiosi di cui vogliamo specificare alcune caratteristiche.

Il PREMIO TYSON è nato nel 2005 da un progetto di Robert Tyson che nell’ambito del Comitato IPA per le Relazioni IPA/IPSO assieme all’allora presidente IPSO Lee Jeffe e alcuni membri del board dell’IPA, istituì questo importante riconoscimento da assegnarsi durante i Congressi internazionali biennali dell’IPA/IPSO.

Trattandosi di un Premio nato dalla collaborazione tra le due istituzioni è strutturato in maniera del tutto particolare nel rispetto e nella valorizzazione di almeno tre aspetti molto significativi quali: il training del Candidato IPA; la recente politica di democratica e la equa distribuzione dei riconoscimenti dell’IPA/IPSO; nonchè l’integrazione tra membri IPA e candidati riuniti nell’IPSO.
Sono infatti premiati i lavori con argomento solamente clinico, considerando cioè che il lavoro diretto con il paziente è l’asse portante del training dei Candidati.
La valutazione avviene poi da parte di un gruppo di membri IPA segnalati per ciascuna regione dell’IPA dai rappresentanti regionali membri dell’IPA/IPSO RELATION COMMITTEE, garante del Premio stesso. Tali lettori sono “ciechi”, ovvero ricevono i lavori senza indicazioni sull’autore ma siglati tramite un sistema automatizzato gestito dalla sede amministrativa dell’IPA a Bromhills. Si selezionano allora i tre lavori a punteggio piu’ alto provenienti da ciascuna regione IPA; a questo punto altri “lettori ciechi” detti “supereaders” (analisti IPA di fama mondiale), valutano tutti e tre i lavori; chi riceve il punteggio più alto è il vincitore mentre gli altri due i co-vincitori a parimerito. Quest’anno i “supereaders” sono stati: Marilia Aisenstain e Antonia Grimalt per l’Europa; Otto Kernberg e Susan Winkel per il Nord America; Virginia Ungar per l’America Latina. Tutti e tre i vincitori leggerano i loro lavori in occasione del prossimo Congresso IPA/IPSO di Mexico City e il vincitore verrà preso in considerazione per essere pubblicato sull’International Journal of Psychoanlysis.

L’IPSO WRITING AWARD è invece un premio completamente gestito dall’IPSO ed è stato voluto quattro anni fa dall’Esecutivo dell’IPSO e dall’editore di allora Israel Katz. Nacque al tempo un’annosa questione: quali ulteriori “benefit” creare per i soci candidati IPSO. L’intento era ed è quello di valorizzare e favorire anche economicamente i Candidati affinchè potessero partecipare e confrontarsi anche in un’altra lingua diversa dalla propria sul terreno della psicoanalisi internazionale; si scelse pertanto di creare un premio IPSO che valorizzasse la proprio la scrittura considerata strumento vitale, esso stesso ritenuto formativo e parte integrante del lavoro dei Candidati futuri analisti.

L’IPSO WRITING AWARD nell’anno precedente al Congresso biennale dell’IPA/IPSO apre le sottoscrizioni a lavori originali inviati da Candidati membri IPSO, seguendo un procedimento “blind” affatto simile a quello sopra esposto dei Premi IPA, seleziona un gruppo di lettori tra i candidati IPSO stessi nelle tre regioni. Dalle valutazioni dei lettori di ciascuna regione ne risulta alla fine uno per regione a punteggio più elevato; tutti e tre questi lavori ricevono un Premio in denaro in parti uguali e verranno presentati in una sezione speciale del Congresso IPA/IPSO dopodichè saranno pubblicati sull’IPSO JOURNAL.

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