Le sostanze più utilizzate, per le aggressioni, soprattutto per lo stupro, sono ora la ketamina e il GHB, entrambe inserite nell’elenco degli stupefacenti del ministero della Salute.
Sembrerebbe, però, che sia stato ideato un sensore, dall’aspetto di una piccola bacchetta, come quella usata per girare il caffè, la quale, contiene composti chimici, che una volta messa nella bevanda, può riuscire ad identicare gli stupefacenti.
Se questi, formano un composto colorato, come nel caso degli strip, servono poi ad individuare l’acetone nelle urine dei bambini, il sensore tramite un sms o un altro segnale, avviserà in maniera molto discreta il suo utilizzatore.
I test preliminari sono stati fatti su cinquanta cocktail preparati da barman professionisti, che hanno evidenziato tutte le contaminazioni da “date rape drug”, senza falsi positivi.
Ora la ricerca sta continuando, nella speranza di poter rendere l’apparecchio in grado di identificare un numero maggiore di sostanze stupefacenti.
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