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L’esposizione durante la gravidanza agli ftalati ossia ai composti chimici presenti nella produzione di diversi oggetti in plastica, nonché di prodotti di uso comune come shampoo, smalti e vernici, è connessa ad un deficit nello sviluppo mentale, comportamentale e motorio dei bambini di 3 anni.

Ad indagare per la prima volta sugli effetti che queste sostanze chimiche hanno sui nascituri è un gruppo di studiosi della Columbia University Mailman School of Public Health di New York City (Usa) durante la cui ricerca pubblicata online su Environmental Health Perspectives, gli esperti, hanno seguito 319 donne non fumatrici che hanno partorito tra il 1999 e il 2006, i cui risultati evidenziano come con l’aumento dell’esposizione materna agli ftalati andando dal livello più basso a quello più alto, sia risultato essere associato al raddoppiare o al triplicare delle probabilità di avere bambini con problemi motori e/o comportamentali, a spiegarlo, Pam Factor-Litvak, epidemiologo coordinatore dello studio.

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