Il mare, sembra davvero poter regalare una cura molto valida contro il tumore ovarico: la trabectidina, ovvero, un medicinale derivato da un organismo marino, la ectenascidia turbinata, una via di mezzo tra una spugna e un corallo.
Tale importante scoperta è stata presentata durante il Congresso della Società Europea di Ginecologia (Esgo), che si è concluso l’altro ieri a Milano.
L’Agenzia europea del farmaco (Ema) e quella italiana (Aifa) hanno infatti, attestato l’efficacia di questo principio attivo e ne hanno così autorizzato l’elaborazione dopo aver valutato tutti gli effetti positivi sul cancro dei tessuti molli e sul cancro ovarico.
Questo trattamento a base di trabectidina e doxorubicina pegilata liposomiale, sarebbe dunque capace di aumentare la sopravvivenza di circa sei mesi.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme hanno eseguito a…
Una plastica in grado di autodistruggersi e biodegradarsi da sola grazie a dei batteri modificati…
Un rider che vive a Roma, posta da tempo sui social, in gruppi Facebook dei…
I carabinieri hanno salvato un'adolescente, che dopo un litigio avuto con in propri genitori, ha…
Il 25 aprile scorso, ma la notizia è stata diffusa ieri, un uomo ha aggredito…
Il colosso farmaceutico e di prodotti di bellezza Johnson & Johnson presenta un piano per…