Bastano in genere soltanto 15 minuti al sole per far sì che l’organismo riesca a produrre la giusta quantità di vitamina D, per garantire una buona salute a denti e ossa.
Secondo un recente studio, però, condotto dal Cancer Research GB, potrebbe non essere lo stesso per le persone dalla pelle chiara e con le lentiggini. I ricercatori britannici, per questo, hanno arruolato 1200 persone, con queste caratteristiche, e 730 delle quali sono risultate essere con livelli di vitamina D nel sangue al di sotto di quelli ritenuti ottimali.
I ricercatori, a tal fine sottolineano che nel sangue deve esserci una quantità di vitamina D non inferiore a 25 nanogrammi per litro (nmol/L), ma anche livelli inferiori a 60 nmol/L che potrebbero rappresentare un vero campanello d’allarme.
Nelle persone dalla pelle chiara, secondo questi esperti, è più facile che queste concentrazioni siano al di sotto della norma e che non bastino dunque né l’esposizione ai raggi solari né l’assunzione di cibi ricchi di vitamina D (come latticini e pesce azzurro).
I ricercatori precisano inoltre, che è necessario riflettere sull’opportunità di prescrivere degli integratori di vitamina D alle persone con carnagione chiara.