Sorelle d’Italia: avanspettacolo fondamentalista per i 150 anni dell’Unità d’Italia

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Cosa unisce due grandi volti delle scene quali Veronica Pivetti e Isa Danieli, noti al grande pubblico, in particolare, la prima per la partecipazione a film come “Viaggi di nozze” di C. Verdone e numerose fiction (“Commesse”, “Provaci ancora Prof!”, “La ladra” sono solo alcune) e la seconda, ormai conosciuta come Reginella della fortunata serie televisiva Capri? L’essere protagoniste a teatro di “Sorelle d’Italia (avanspettacolo fondamentalista)”, per la regia di Cristina Pezzoli.

Tuttoperlei.it ha assistito alla prima milanese al Teatro Manzoni di Milano.

Accompagnate dalle note dal vivo del maestro Alessandro Nidi (direzione musicale e pianoforte), coadiuvato da altri due musicisti, Giuliano Nidi (contrabbasso e batteria) e Sebastiano Nidi (vibrafono e percussioni), le due attrici, nella migliore tradizione fantaprofetica dell’avanspettacolo, ipotizzano in chiave non retorica cosa accadrà nei misteriosi futuri cinquant’anni che – forse! – condurranno al secondo centenario dell’Unità d’Italia.

A colpi delle più note canzoni classiche (“O mia bèla Madunina”, “ ‘O surdato ‘nnamurato”, “Nostalgia de Milan”, “Santa Lucia luntana”, “Luci a San Siro”, “Munastero ‘e Santa Chiara”), del graffiante ma raffinato cabaret dei Gufi, fino all’interpretazione di una bizzarra versione milanese della celeberrima “Napul’è” di Pino Daniele e ad una napoletana di “Vincenzina” di Enzo Jannacci, cui alternano esilaranti scatch ricchi di luoghi comuni, stereotipi, pregiudizi e verità circa la diversità inconciliabile delle loro reciproche appartenenze, la Milanese Veronica e la Napoletana Isa – dando ampia dimostrazione della loro poliedricità e della loro impeccabile vena artistica – inscenano, con un’ipotesi futuribile e tragicomica sull’Italia di domani, la fantastoria d’Italia dal 2011 al 2061.

Molto divertente la prima parte della storia – ambientata ai giorni nostri – in cui le due contendenti, simpaticamente “battibeccando” senza esclusione di colpi alcuna – spesso anche bassi! – si confrontano e si scontrano fino a giungere ad una separazione imprevista che le conduce, nella seconda – esilarante! – parte dello spettacolo, temporalmente collocata in un futuribile 2061, a rivestire i panni invertiti di Veronica l’Ottomana e Isa la Tirolese che ci raccontano l’imprevedibile evoluzione del Belpaese.

La rappresentazione, pensata e realizzata per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non risparmia risate e sorrisi e travolge il pubblico che, spesso, lasciandosi contagiare dalle note canzoni, finisce volentieri per canticchiare e accompagnare il ritmo dell’orchestra Nidi battendo le mani. Ma soprattutto, come sottolinea la stessa Veronica, “pur essendo uno spettacolo fatto principalmente da donne è adatto a tutti, dimostrazione che, nonostante le diversità, si può stare tutti insieme in armonia”.

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti (e dosati al punto giusto) che lo rendono uno spettacolo assolutamente da non perdere!
Dopo aver debuttato lo scorso anno al Porto Venere Arcipelago Teatro, cui è seguita qualche data in giro per l’Italia, lo spettacolo è attualmente in scena a Milano al Teatro Manzoni da martedì 11 a domenica 30 ottobre, prima tappa di una tournèe più corposa.


di Valeria Porcu

Giovanna Manna

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