I benzinai sciopereranno l’8, 9 e 10 novembre, con una prima tranche dei 15 giorni di chiusure che sono stati proclamati ieri oggi, come si può leggere in una nota.
“Il Coordinamento Nazionale Unitario dei Gestori di Faib Confesercenti e Fegica Cisl ha notificato al Presidente del Consiglio Berlusconi, una specifica comunicazione, ossia la decisione assunta dai rispettivi organi collegiali di ‘proclamare lo stato di agitazione della Categoria e 15 giorni di chiusura dei punti vendita, sia sulla viabilità ordinaria che su quella autostradale, da tenersi entro i prossimi tre mesi, secondo un calendario in via di formazione”.
Fegica e Faib sottolineano che si tratta di “assoluta inerzia del Governo stesso, inadempiente rispetto agli impegni ripetutamente assunti nei confronti della Categoria” al punto da mettere a rischio circa 25.000 piccole imprese ed 140.000 posti di lavoro.
I sindacati contestano “la mancata liberalizzazione del settore che impedisce letteralmente alle piccole imprese di gestione di competere sul libero mercato, senza contare la decisione di azzerare l’abbattimento forfetario che in passato è stato utilizzato per riconoscere alla Categoria il ruolo essenziale di ‘sostituto d’imposta’ ricoperto a favore dello Stato”.
Pertanto, “Ove il Governo decidesse di non adottare almeno uno dei due provvedimenti sopra richiamati … gli impianti di rifornimento carburanti della rete italiana si asterranno dalla propria attività i giorni 8, 9 e 10 novembre prossimi”.