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Il 25% degli italiani nel 2011 emerge che ha aumentato la frequenza dei discount, mentre il 38% ha ridotto gli acquisti nei negozi tradizionali, i quali rischiano un crack; mentre tengono i supermercati.

Questi sono i dati che emergono dalla presentazione dei risultati dall’indagine Coldiretti-Swg relativa al mese di ottobre che è stata diffusa in occasione dei dati Istat sul commercio al dettaglio.

Secondo il report si evidenzierebbe la tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare dei prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, a cui può però corrispondere anche una bassa qualità con il rischio che poi il risparmio non sia effettivo.

Il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, sottolinea dunque che risparmiare oltre un certo limite sul cibo può significare poi nutrirsi di alimenti che possono essere di qualità scadente con effetti negativi sul piano nutrizionale, salute e benessere delle persone. Ricorda poi, che non è un caso se la prima mozzarella blu è stata trovata proprio all’interno di un discount.

Tra gli altri alimenti scaduti o contraffatti anche l’aglio blu.

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