Da un’indagine che ha preso in esame un arco di tempo di 2 anni e mezzo, partendo dalla fine di aprile del 2009 arrivando fino al 30 settembre 2011; i cui dati sono stati riferiti da Leoluca Orlando (Idv), che presiede la Commissione d’inchiesta sugli Errori sanitari, è emerso che ci sarebbero stati ben 329 morti a causa della malasanità.
Questo sarebbe il quadro diffuso, secondo cui, in tutta Italia ci sarebbero stati 470 casi, di cui 329 mortali.
La media è quella di 1,85 al giorno. Le regioni più colpite che raggiungono i 239 presunti errori medici sono: Lazio (51, con 17 mortali), Calabria (97, 67 decessi) e Sicilia (91, 39 decessi), alzando così la media giornaliera a 3,6 casi al giorno.
La Sardegna, si è conquistata dunque un primato positivo, dove non è stato rilevato nessun caso di malasanità, poi a seguire il Trentino Alto Adige con 1 caso (con morte del paziente), il Molise con 2, il Friuli Venezia Giulia, la Basilicata e le Marche con 3, e l’Umbria con 4.
Tra le regioni meglio organizzate dal punto di vista della sanità troviamo: la Toscana con 29 casi con 18 decessi, la Lombardia con 28, con 11 decessi, l’Emilia Romagna con 24, di cui 16 morti e in ultimo il Veneto con 23 casi e 13 morti.
Si fa presente, che questi dati riguardano casi segnalati alla Commissione d’inchiesta per gli errori sanitari, che ad oggi non risultano ancora accertati.
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Il fenomeno "errore medico" è in forte espansione e l'indagine, già di per sè preoccupante, non inquadra bene il problema. Penso proprio che i numeri reali siano ben più allarmanti. Basti pensare che le assicurazioni non reputano più conveniente proporre polizze in ambito medico.