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Il Fondo monetario internazionale, starebbe pensando ad un piano di salvataggio per l’Italia da 600 miliardi di euro che dovrebbe dare al governo Monti 12-18 mesi di tempo per varare tutte le riforme necessarie. Questo servirebbe per alleviare la necessità di rifinanziamento del debito.

A riportarlo è La Stampa, secondo cui l’istituzione di Washington potrebbe garantire all’Italia condizioni migliori rispetto ai mercati con tassi compresi tra il 4 e il 5% contro l’effettivo 7-8%, mettendo così al riparo Roma dalle previsioni al rialzo sui titoli di Stato.

Ebbene secondo il giornale, l’entità della cifra renderebbe comunque difficile al Fmi operare solo sulla base delle risorse attualmente a disposizione che dovrebbero essere conseguentemente incrementate.

Così, tra le varie possibilità ci sarebbe anche quella dell’emissione di nuovi diritti speciali e di prelievo sino ad interventi coordinati con la banca centrale europea.

L’ipotesi più possibile, resta quella che la Germania possa superare le sue resistenze di non venire in aiuto ai paesi che si trovano in difficoltà, a fronte della garanzia del Fondo.

Se Chirstine Lagarde e Monti – conclude infine la Stampa – dovessero arrivare ad un accordo per il programma Italia, sarebbe comunque lo staff del Fondo a negoziarne poi i dettagli con Roma prima di sottoporlo al Consiglio del Fmi indicando da una parte l’entità dei prestiti, e dall’altra le condizioni relative che potrebbero essere dati dalla necessità di ridurre il debito e di aumentare la crescita.

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