La dieta si sa costa molti sacrifici e porta anche a numerose rinunce. Come capire allora se funzionerà o meno? Sembra, infatti, che ora sia possibile conoscerlo in anticipo misurando l’attività del sistema nervoso a riposo. Più è alta pare sia l’attività involontaria dei muscoli a riposo, e maggiori possono essere le chance di dimagrire nel seguire la dieta.
A dimostrarlo uno studio condotto da Nora Straznicky del Baker IDI Heart & Diabetes Institute di Melbourne, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (JCEM).
Che spiega il perché molte persone sono resistenti alle diete, e nonostante degli sforzi di contenersi a tavola, non riescono a perdere peso.
Ebbene si è scoperto che si può leggere il futuro di una persona che si accinge ad iniziare una dieta semplicemente misurando l’attività di base (a riposo) del suo sistema nervoso autonomo (in pratica la sua attività nervosa che non si controlla volontariamente come quando si decide di muovere un arto).
Più risulta alta l’attività, secondo quanto hanno dimostrato i ricercatori australiani analizzando 42 soggetti in sovrappeso che dovevano seguire una dieta ipocalorica, e più pare siano riuscire a dimagrire.
Oltre ad un valore predittivo, stimolando l’attività nervosa autonoma a riposo pare si possa anche rafforzare l’effetto di una dieta in persone resistenti.