Facebook e Twitter, ossia i social network più popolari degli ultimi anni, stanno modificando, le relazioni di coppia offrendo così, più possibilità di socializzazione o di conflitto.
Infatti, pare che grazie ad essi, si diventi più deboli e si sia più disposti agli scambi che poi si trasformerebbero in veri e propri corteggiamenti.
Da qui diventa poi facile intuire quanto possa essere irresistibile, andare a controllare ciò che il proprio partner fa su Facebook.
Secondo una stima fatta dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti (AMI), circa l’80% dei tradimenti vengono svelati dai contatti Facebook, chat, e-mail, e dagli SMS.
Ma sebbene non ci siano dati ufficiali, sembra che sia molto frequente che le coppie che arrivano nello studio di un avvocato matrimonialista, lo facciano, per colpa di un social network, perché in qualche modo ha lasciato il proprio segno.
Il 20% delle crisi coniugali, infatti, arrivano in tribunale e sono causate proprio da quest’ultimo. Inoltre, di queste, nell’80% dei casi dipende da Facebook, mentre per il restante la colpa è di Twitter.
Tra le prove che vengono esibite in tribunale, ci sono molto spesso foto caricate in bacheca, o messaggi privati e conversazioni fatte in chat.
Infine, grazie al mercato del software è possibile recuperare anche le password per poter controllare più facilmente il proprio partner.
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