Il professor Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, parlando del nuovo Centro di Radioterapia Avanzata ARC, rivela come questa struttura riesca a sfruttare al massimo le tecnologie di ultima generazione per la curare ogni anno 4.500 pazienti, entrando così a far parte, dei primi 10 centri di radioterapia nel mondo.
Ebbene, grazie ad una nuova serie di macchine è possibile concentrare al massimo l’energia sul bersaglio, ossia il tumore, identificandolo in modo tale che possa essere circoscritto. Così facendo, è possibile mettere al riparo anche le aree sane circostanti, preservando tutti i tessuti e la funzionalità degli organi, concentrando le dosi e accorciando i tempi di trattamento.
Tutto ciò è reso possibile, grazie ad un investimento dell’ARC di circa 25 milioni di euro, di cui 17 per i macchinari e 8 per i lavori e gli impianti.
Attraverso TomoTheraphy ad esempio, viene regolata l’intensità delle radiazioni a seconda dell’organo che si va a trattare. Trilogy può visualizzare, invece, il movimento degli organi durante l’irradiazione, Vero è un acceleratore lineare che, grazie alla roteazione, permette al fascio di radiazioni di focalizzarsi sul bersaglio. Cyberknife può definirsi, una specie di bisturi virtuale capace di colpire i tumori con precisione sub-millimetrica in qualsiasi parte del corpo.
ho 47 anni un anno fa mi e stato diagnosticato neoplasia nelle vie biliari con metastasi nei polmoni il mio quadro clinico non e uno dei migliori chiedo se la nuova radio terapia potrebbe andare bene anche x me so che sara difficile come si dice la speranza e ultima a morire .cordiali saluti attendo risposta.