Una carenza di vitamina D nelle donne in stato interessante, potrebbe provocare nei bambini delle difficoltà nel linguaggio. A lanciare l’allarme un nuovo studio che svela come le donne che presentano livelli bassi di vitamina D corrano un rischio 2 volte superiore nel di mettere al mondo un bambino che potrà poi avere problemi di linguaggio.
La carenza di vitamina D può provocare problemi alle ossa, ai muscoli nonché al sistema immunitario; ma secondo una ricerca condotta dal Telethon Institute for Child Health Research di Subiaco, in Australia, il rischio esisterebbe anche per lo sviluppo delle capacità di apprendimento nei bambini nati da madri che durante la gravidanza presentano una carenza di questa vitamina.
Il gruppo di ricercatori, che ha portato avanti lo studio, ha così esaminato le concentrazioni di questa vitamina durante la gravidanza valutando le facoltà di linguaggio dei nascituri.
L’indagine, ha coinvolto dunque, oltre 740 donne in gravidanza, seguendole fino a quando i figli avevano compiuto i 17 anni di età.
A tal fine, gli esperti vogliono ora scoprire se incrementando il livello di vitamina D in gravidanza si riuscirebbe a ridurre il rischio della difficoltà di linguaggio nei bambini.