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Da una ricerca pubblicata sul magazine scientifico Cancer Research dell’American Association for Cancer Research, la professoressa Agneta Akesson, occupata presso il Karolinska Institutet svedese, tra le autrici di un importante studio, ha dichiarato che a causa dell’elevato accumulo nelle colture agricole, come ad esempio nei cereali, nel pane, nelle patate e in alcune verdure, principali fonti di cadmio alimentare, assunto durante l’alimentazione, c’è un consistente rischio di ammalarsi di cancro.

Ebbene, durante la ricerca sono state monitorate per 12 anni, 55.987 donne, osservando 2.112 casi di cancro al seno, tra i quali 1626 sono risultati positivi al test per il recettore degli estrogeni e 290 casi invece negativi.

Da qui le ricercatrici, sono arrivate alla conclusione che una maggiore esposizione al cadmio, dovuto prevalentemente al tipo di dieta alimentare condotta, è riconducibile ad un aumento del 21% di possibilità di ammalarsi di carcinoma mammario.

Nel dettaglio, le esperte hanno osservato che nelle donne di corporatura magra e peso normale, l’aumento del rischio è stato addirittura del 27%.

Nello specifico, i tumori, estrogeno-recettori positivi e negativi, hanno avuto un aumento del rischio di circa il 23%. Dallo stesso studio, è altresì emerso anche, che le donne che consumavano una quantità maggiore i cereali integrali e verdura avevano un rischio minore di insorgenza di cancro al seno rispetto alle donne che erano esposte al cadmio attraverso l’assunzione di altri alimenti.

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