Secondo uno studio spagnolo condotto su anziani ad alto rischio cardiovascolare, la dieta mediterranea riesce a migliorare le capacità cerebrali.
L’olio d’oliva ad esempio, aumenterebbe la memoria a breve termine, e il caffè fermerebbe i ricordi nel lungo periodo. Le noci poi, riuscirebbero a migliorare la memoria di lavoro, mentre il vino rosso permetterebbe di ottenere punteggi migliori nei test che misurano le capacità cognitive.
Grazie, dunque, a tutti “cibi mediterranei” che sono ricchi di antiossidanti, si potrebbe trovare un beneficio per la linea e la salute, riducendosi così anche il rischo di deficit cognitivo e quello di demenza.
La prevenzione con una buona dieta, come lo è quella mediterranea, potrebbe diminuire i costi sostenuti per l’Alzheimer, che in Italia ammontano a circa 50 mila euro l’anno per paziente per un complessivo che supera i 30 miliardi di euro annui.
Ad evidenziarlo, sono i geriatri della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), che sostengono che gli antiossidanti e soprattutto i polifenoli contenuti in alimenti quali olio, vino, caffè e noci sono gli alleati più efficaci per mantenere un cervello sano.