Sono circa 7 mila le persone che muoiono in Italia, ogni anno di polmonite, e di esse molte potrebbero salvarsi grazie al vaccino. Il messaggio viene lanciato durante il convegno ‘Adulti e vaccinati‘ organizzato dall’associazione parlamentare per sostenere il diritto alla prevenzione a Roma.
Ebbene, dai dati che sono stati raccolti nel 2009 emerge dunque, che sono stati oltre 134 mila i soggetti che sono stati dimessi dagli ospedali per casi di polmonite, e di questi, l’80% ha un’età superiore ai 65 anni.
Si tratta pertanto, di una malattia che può definirsi come la sesta causa di ospedalizzazione, e che porta al Ssn un costo di circa 500 milioni di euro.
Michele Conversano, presidente della Societa’ Italiana di Igiene (Siti) spiega che nel 40% dei casi la causa è lo pneumococco, il cui vaccino potrebbe, evitare il 68% dei casi, e far risparmiare su larga scala.
Il Censis che ha presentato al convegno una ricerca, mette in evidenza tra l’altro, che gli italiani non sono ben disposti a vaccinarsi. Dalle interviste fatte a persone sopra i 50 anni si è scoperto che solo il 41,6% è a conoscenza dell’esistenza di un vaccino, e solo il 31,4 % è interessato alla vaccinazione.
Un intervistato su due, riconosce poi, i fattori di rischio, e la maggior parte sostiene di appartenere a questa categoria. Un ruolo fondamentale, dicono gli esperti, per la prevenzione e l’aumento della percentuale dei vaccinati, lo hanno i medici di base che dovrebbero informare i loro assistiti sui rischi che corrono non vaccinandosi.
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