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L’Aspirina (detta anche ‘Aspirinetta’ o Cardioaspirina, cioè la piccola dose quotidiana usata nella prevenzione cardiovascolare) è un potente farmaco contro i tumori: perché se presa per almeno 3 anni ne previene la comparsa, abbattendo così di un quarto l’incidenza, e riducendo la mortalità e abbassando per la metà il rischio di sviluppare le metastasi.

Tale conferma di quanto già scoperto in precedenti ricerche arriva ora da tre studi che sono stati pubblicati su The Lancet e The Lancet Oncology, e portano la firma di Peter Rothwell della University of Oxford.

Inoltre, l’Aspirinetta è utile anche contro l’ictus: è un farmaco da banco che contiene come principio attivo l’Acido Acetilsalicilico (ASA), che diminuirebbe anche il rischio di ictus cerebrale, in particolar modo nelle donne che dopo la menopausa conducono una dieta ricca di acidi grassi.

Attenzione però agli effetti collaterali. Circa l’aspirinetta, che contiene dosi più basse di Acido Acetilsalicilico (100mg), viene solitamente consigliata alle persone anziane, soprattutto cardiopaticche, per prevenire le ostruzioni arteriose dovute alla formazioni di trombi. La somministrazione di questo farmaco, dunque non è indicata per tutti. Nelle persone sane se ne sconsiglia l’uso preventivo in quanto sarebbero molti i rischi di emorragie.

Pertanto, i pro e i contro dell’uso della Cardioaspirina sono stati esaminati ed illustrati anche sugli Archives of Internal Medicine.

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