A partire dal 1 aprile, cambiano le modalità per certificare una gravidanza a rischio. Ebbene, con l’articolo 15 del Decreto sulle semplificazioni ne viene trasferita la competenza dalla Direzione provinciale del lavoro alla Asl di residenza.
Le interessate dovranno pertanto, rivolgere la domanda agli Uffici di Medicina di base dei distretti della Asl di appartenenza, presentandosi con la certificazione medica rilasciata da un ginecologo del servizio sanitario pubblico.
Nel caso in cui il certificato sia stato rilasciato dal proprio specialista di fiducia, ed è privato, l’interessata dovrà sottoporti ad una visita specialistica da parte di un medico dell’Asl, che è gratuita e prenotabile all’atto della presentazione della domanda.
Così, la Asl, una volta esaminata la documentazione, rilascerà la dovuta autorizzazione di interdizione dal lavoro per un determinato periodo o fino all’inizio dell’interdizione obbligatoria.
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