L’esporsi alla luce del sole, ridurrebbe il rischio di avere un infarto. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Nature Medicine, secondo il quale, i benefici che possono essere associati all’esposizione solare aiuterebbero anche ad evitare i danni permanenti nei pazienti sopravvissuti ad un attacco cardiaco.
Ebbene, alla base di questo fenomeno ci sarebbe il cosiddetto ritmo circadiano, ossia l’orologio biologico che è presente in ogni individuo, legato ai cicli di luce ed al buio nell’ambiente esterno.
Così, l’orologio è regolato da alcune proteine presenti nel cervello e nel cuore. Ed è proprio una di queste, che permetterebbe alle cellule del cuore di utilizzare come fonte di energia, appunto il glucosio anziché i grassi, rendendo pertanto, il metabolismo più efficiente ed evitando dunque, conseguenze irreversibili come la morte delle cellule durante l’infarto.
I ricercatori che hanno seguito lo studio, con a capo Tobias Eckle dell’Università del Colorado di Denver, hanno evidenziato che negli animali la luce del giorno è capace di attivare questa proteina, riducendo di molto i danni associati ad un attacco cardiaco.
Eckle ha poi spiegato che per i pazienti questo vorrebbe dire, esporsi alla luce del giorno in ospedale per ridurgli il danno causato da un attacco cardiaco.
Ma prima di sostituire, o affiancare, le terapie a base di anticoagulanti con una cura che invece si basa sull’esposizione al sole sarà, necessario capire in che modo è possibile usufruire al meglio di questo fenomeno anche sull’uomo infartuato.
I carabinieri hanno salvato un'adolescente, che dopo un litigio avuto con in propri genitori, ha…
Il 25 aprile scorso, ma la notizia è stata diffusa ieri, un uomo ha aggredito…
Il colosso farmaceutico e di prodotti di bellezza Johnson & Johnson presenta un piano per…
Un bimbo di appena quattro mesi è ricoverato in rianimazione all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. E' finito in coma…
I ciclisti morti sulle strade italiane da gennaio 2024 a oggi sono stati + del 50%…
Un uomo di 65 anni di Povoletto (Udine) è morto a causa di un'embolia polmonare…