La favola di Sara Errani si interrompe sul più bello, di fronte alla muraglia russa che risponde al nome di Maria Sharapova. Non ce l’ha fatta la nostra portacolori a sovvertire i pronostici di un match che la vedeva partire sfavorita, ma Sarita non deve rammaricarsi. Dicevamo che comunque andava sarebbe stato un successo e così si è rivelato.
La Errani ha perso per 6-3, -6-2 (nonostante il secondo set sia stato più combattuto di quanto lasci immaginare il risultato) in finale al Roland Garros, ma contro un’avversaria più forte, che da lunedì sarà la nuova numero 1 del mondo, che con lo slam francese ha completato il suo Caree Grand Slam e non deve rimproverarsi nulla. Ha fatto tanto, sconfiggendo due ex regine di Parigi durante il suo percorso, Ana Ivanovic (tra l’altro ex numero 1 del mondo) e Svetlana Kuznetsova, e due top ten, Angelique Kerber e soprattutto Samantha Stosur, già finalista all’Open di Francia e campionessa in carica degli US Open. Deve andare orgogliosa la tennista romagnola di quanto fatto finora. A coronamento dei suoi sforzi, l’entrata tra le prime dieci giocatrici del mondo a partire da lunedì, terza italiana di sempre a riuscirci dopo Flavia Pennetta e Francesca Schiavone.
Può consolarsi per un importantissimo successo in doppio insieme all’amica e collega Roberta Vinci: una vittoria in un slam, pur non essedo in singolare, non è cosa da tutti e da tutti i giorni. Ora non resta che godersi un po’ di vacanza e concentrarsi sulla stagione sull’erba che è ormai alle porte. Wimbledon e soprattutto le Olimpiadi si avvicinano e Sarita ha dimostrato di poter fare molto bene, basta crederci.