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Sophia Loren, è stata premiata da Carlo Verdone con il Taormina Art Award,, lei ha partecipato in veste di madrina alla chiusura di questa 58esima edizione del Taormina Film Festival.

Un ennesimo riconoscimento dunque, di una carriera straordinaria quello che Sophia, ricevuto a Taormina nella splendida cornice del Teatro Antico.

La Loren in un’intervista, con accenti malinconici, ricorda la sua vita: fortunata ma segnata anche da un’infanzia e da un’adolescenza durissime, la guerra e la fame e una madre che pretese per lei quel che non era riuscita ad ottenere per sé, “mi fece lasciare la scuola, le magistrali, per portarmi a Roma e chiedermi cose che io ero certa di non poterle dare, avevo sedici anni, volevo solo tornare a Pozzuoli, da mia sorella, dai miei nonni, ma c’era da fare il cinema, quando arrivammo giravano Quo Vadis?, disse che avrei avuto la parte principale, era una donna dolcissima ma sapeva quello che voleva“.

Poi parlando dei suoi figli, Carlo jr e Edoardo, dice che non è andata così: “Hanno scelto loro quello che volevano fare“.

Inoltre, Sophia, dice di avere ancora un sogno nel cassetto da realizzare: ”Vorrei recitare un testo meraviglioso che racconta l’addio all’amore, l’ha già fatto Anna Magnani, è La voce umana di Cocteau, in un film diretto da mio figlio Edoardo. Però mi piacerebbe anche fare un film diretto da Verdone, è molto bravo”.

Infine, questa famosissima attrice italiana di origini partenopee, si sofferma a parlare anche degli abusi di chirurgia plastica: ”Vediamo certi ‘scuorc’ in giro, come si dice a Napoli’‘.

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