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Cresce a Bari il settore crocieristico. La città si appresta a diventare il porto di riferimento del medio e basso Adriatico.

Infatti, secondo gli ultimi dati statistici riferiti ai primi sei mesi dell’anno, si contano 213 toccate (si parla di Costa Crociere, MSC, Royal Caribbean International, Silver Sea, AIDA, ed altre compagnie minori) e per la chiusura della stagione, si stima che si raggiungerà il record di 630mila passeggeri.

Francesco Mariani, presidente dell’Autorità portuale di Bari ha spiegato che il porto di Bari si conferma come homeport internazionale, con i voli charter operati dalla Spagna e dalla Francia, con un buon livello di integrazione intermodale ed un’ottima sinergia tra il sistema aeroportuale e quello portuale del capoluogo pugliese.

Da qui, una prima analisi previsionale per l’anno 2013 permette di ipotizzare un incremento delle toccate, sia in termini di movimentazione passeggeri che di nuovi vettori.

La crescita di questo settore, è sostenuta appunto dall’aumento del numero di passeggeri in imbarco dal porto di Bari, che nei primi sei mesi del 2012 è stato di 48.403, +10mila, rispetto all’anno precedente.

L’aumento del settore delle crociere è stato dunque del + 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con circa 35mila passeggeri in più.

Il porto di Bari cresce pertanto in termini percentuali, svolgendo il ruolo di home port, sugli imbarchi (con il 25% ) e sui transiti (con l’11%), grazie alla presenza delle più grandi navi ammiraglie della Costa Crociere, Msc Crociere e Royal Caribbean Cruise Line.

Bari è oggi una città turistica e home port di eccellenza (con circa il 70% di share), integrando al transito anche la permanenza e la stanzialità.

Nel 2009 Bari è risultato il secondo porto italiano nel settore, per tasso di crescita rispetto all’anno precedente.

Il 2013 sarà l’anno in cui Bari vedrà il completamento della progettazione infrastrutturale, dei dragaggi e della ristrutturazione dei terminal delle crociere e della implementazione della rete telematica del porto.

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