La Dislessia non è altro che un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), ovvero ci si riferisce anche a disturbi delle abilità scolastiche come disortografia, disgrazia e discalculia.
La dislessia è la difficoltà nel leggere e scrivere in modo corretto e fluente di un bambino. Quest’ultimo, però, oggi può essere invogliato ed aiutato a farlo utilizzando delle App per smartphone e tablet.
Il consiglio arriva da Lenin Grajo, esperto dell’Università di Saint Louis (Stati Uniti), secondo il quale un buon metodo potrebbe essere quello di rendere piacevole e facile la lettura.
Ebbene, facendo riferimento alla legge 170 del 2010 che stabilisce che, alla presenza di diagnosi di DSA, la scuola è tenuta ad attuare un piano didattico personalizzato, con le dovute misure e gli strumenti compensativi e necessari per il bambino dislessico.
Questo deve essere applicato, sia durante l’anno scolastico, che in sede di esami finali.
Pertanto, se al termine del primo anno della scuola primaria di 1° grado il bambino presenta una delle seguenti caratteristiche:
1. difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema grafema;
2. mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura
3. eccessiva lentezza nella lettura e scrittura
4. incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile
è importante consultare le strutture competenti rivolgendosi ad uno specialista (neuropsichiatra, psicologo) per avere una diagnosi precisa. L’Associazione Italiana di Dislessia offre infatti una consulenza gratuita indicando i Centri competenti a cui rivolgersi.
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